La Vucciria di Palermo: il mercato che non si asciuga mai!

Mercato Vucciria Palermo

Ad un uomo che non voleva sposarsi veniva chiesto : Ma quando ti sposi? E lui rispondeva: “Quannu s’ asciucanu i balati ra vucciria !”. Traduzione: quando si asciugano le lastre di marmo del mercato della Vucciria ! Tutto ciò per dire che non si sarebbe mai sposato in quanto le lastre di marmo del Mercato della Vucciria, su cui veniva esposto il pesce, erano sempre bagnate dai pesciaioli che gettavano acqua sulla merce, in continuazione, per  farlo apparire sempre fresco!

Nel cuore del centro antico di Palermo inizia il nostro viaggio nella cultura siciliana, un’esperienza che mescola tradizione e quotidianità. In questo articolo vi presentiamo la Vucciria, un vecchio ed affascinante mercato rionale che nel corso dei secoli ha saputo rinnovarsi per sopravvivere ai tempi che cambiano. Qui tra vicoli stretti e palazzi antichi, ogni angolo racconta una storia. 

Storia della Vucciria

La storia della Vucciria è parte di quella di Palermo, questo mercato, infatti, ha origini antiche, risalenti al Medioevo. Secondo la storiografia ufficiale nel XIII secolo,i commercianti genovesi, pisani e veneziani stabilirono le loro botteghe in questa zona, per via della vicinanza con l’Approdo della Cala, la zona più antica del porto di Palermo. Il primo nucleo del mercato, infatti, iniziò a prendere forma proprio nella zona di Piazza Caracciolo, tra via Roma, La Cala, il Cassaro, la piazza del Garraffello, la via Argenteria nuova e la via Maccheronai. 

Il nome “Vucciria” deriva dal termine francese boucherie (macelleria) o beccheria (da “becco” ossia caprone) , per indicare la funzione di mercato della carne. Nel coso degli anni, i banchi del mercato della Vucciria si sono trasformati, vendendo soprattutto il pesce, vista la vocazione marinaresca della città, ma anche ortaggi, della frutta, di dolciumi e ogni tipo di merce che raggiungeva il porto di Palermo. il successo di questo mercato fece sì, che, in dialetto palermitano, il termine “Vucciria” divenisse  sinonimo di “rumore di vociare chiassoso” tipico dei mercati all’aperto, dove i venditori richiamano ad alta voce l’attenzione dei clienti. Così venne denominata Vucciria Grande proprio per distinguerla dagli altri mercati rionali di Palermo, chiamati anch’essi “vuccirie”. 

Il Vicerè Caracciolo e la riforma del Mercato della Vucciria 

Piazza Caracciolo, che ancora oggi è uno dei punti nevralgici della Vucciria, è così denominata in onore di Giovanni Luca Barberini Caracciolo, Viceré di Sicilia dal 1635 al 1638, figura centrale nella storia del mercato. Al tempo, il mercato della Vucciria era già uno dei principali mercati della città, ma soffriva di problemi legati al disordine e alla mancanza di regolamentazione, con bancarelle spesso disposte in modo caotico che ostacolavano la circolazione delle persone e delle merci. 

Il Viceré Caracciolo intraprese una serie di interventi per riorganizzare la Vucciria, migliorando la disposizione delle bancarelle e cercando di creare un ambiente più ordinato e sicuro. Uno degli obiettivi principali della riforma di Caracciolo era quello di riorganizzare gli spazi del mercato per facilitare l’accesso e la fruizione da parte dei cittadini. persone. Furono costruiti i portici a delimitare lo spazio quadrato che ospitava i banchi del mercato e al centro fu collocata la fontana con i quattro leoncini.Le bancarelle vennero disposte in modo più ordinato, con percorsi ben definiti per il passaggio delle persone. 

Le riforme di Caracciolo hanno lasciato un’impronta duratura sulla Vucciria, contribuendo a trasformarla in un mercato più ordinato e funzionale, senza però privarla del suo carattere popolare e della sua vivacità. Sebbene la Vucciria abbia attraversato diversi cambiamenti nel corso dei secoli, l’intervento di Caracciolo rappresenta uno dei primi tentativi di modernizzare e regolamentare uno dei luoghi più caotici e affascinanti di Palermo.

La Vucciria oggi: il mercato che non dorme mai

Oggi la Vucciria non è più solamente un mercato,  ma un vero e proprio simbolo dell’anima palermitana, uno dei luoghi più antichi e caratteristici della città, che ha ispirato artisti, scrittori e viaggiatori di tutto il mondo. E’ la zona di Palermo che non dorme mai, attiva e frenetica 24 ore su 24, di giorno e di notte. Qui c’è sempre qualcosa da fare o da scoprire e certamente non potrete conoscerla in una sola visita.

Visitare la Vucciria di giorno

Passeggiare trai banchi della Vucciria è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Il dialetto dei venditori, che promuovono i loro prodotti con espressioni colorite, si mescolano ai suoni tipici del mercato creando una sinfonia caotica ma piacevole. I colori sgargianti di frutta e verdura, i profumi intensi delle spezie e il richiamo del pesce fresco appena pescato rendono questa visita un’esperienza speciale. 

Le bancarelle della Vucciria sono stracolme di prodotti freschi e locali, dalle arance di Sicilia ai pomodori pachino, passando per i carciofi e le melanzane. Una vera festa per gli occhi e per il palato, con frutta pronta da mangiare e verdure perfette per la cucina tradizionale. Ricca anche l’offerta di formaggi e salumi e tipici della Sicilia, particolarmente ricotte e pecorino accompagnati da spezie come origano, peperoncino e zafferano, che riempiono l’aria di profumi mediterranei.

La sezione del pesce è forse la più caratteristica del mercato della Vucciria. Qui troverai pesci spada, polpi, gamberi e sarde esposti su letti di ghiaccio. Non è raro vedere pescivendoli che, con maestria, puliscono e tagliano il pesce direttamente davanti ai clienti, offrendo uno spettacolo di abilità e tradizione. Assaggiare piatti crudi di pesce nel mercato della Vucciria non è un’esperienza da consigliare a chiunque, anche se la tentazione di farlo sarà molto forte. 

Visitare la Vucciria di Notte

Quando cala il sole, la Vucciria si trasforma in uno dei centri nevralgici della vita notturna di Palermo. Le bancarelle chiudono, ma le piazze e i vicoli si riempiono di giovani, artisti di strada e musicisti, creando un’atmosfera vibrante. I bar e i locali della zona offrono drink economici e musica dal vivo, rendendo la Vucciria un punto di ritrovo per chi cerca una serata informale e autentica.

Qui è possibile fare aperitivo, cenare e intrattenersi fino a tarda notte nei numerosi locali. Sicuramente il buon cibo e la ristorazione sono oggi uno dei motori che animano il quartiere. La Vucciria ormai è conosciuta in tutto il mondo per il cibo di strada, da consumare camminando o accomodati in piazza. 

Cibo di strada e cose buone da mangiare alla Vucciria di Palermo

Oltre ad essere un mercato rionale, l’altra vocazione della Vucciria è lo street food, un vero e proprio paradiso gastronomico. Ogni angolo offre una nuova scoperta culinaria, con sapori che raccontano secoli di tradizione e influenze culturali. È il luogo ideale per immergersi nei gusti autentici della cucina palermitana e vivere un’esperienza indimenticabile. Ecco alcune delle migliori specialità da gustare alla Vucciria:

Pani Ca Meusa

Uno dei piatti più iconici di Palermo, il “Pani Ca Meusa” è un panino farcito con milza e polmone di vitello, cotti nello strutto e serviti in un morbido panino. Si può scegliere tra due versioni: “schietto” (semplice, con una spruzzata di limone) o “maritato” (arricchito con caciocavallo o ricotta)

Stigghiola

Le stigghiola sono spiedini di interiora di agnello o capretto, arrotolati intorno ad un cipollotto e  prezzemolo, e cotti sulla brace. Vengono servite calde e profumate, con il loro caratteristico sapore affumicato.

Sarde a Beccafico

Le sarde a beccafico sono un’altra specialità palermitana da non perdere. Si tratta di sarde arrotolate intorno a un composto di pangrattato, pinoli, uvetta, aglio e prezzemolo; cotte al forno e servite con una spruzzata di limone. Sono un perfetto esempio di come la cucina siciliana sappia unire sapori semplici in un piatto ricco e delizioso.

Polpo Bollito

Tra le bancarelle di pesce della Vucciria, è possibile trovare il polpo bollito, un cibo da strada tipico e apprezzato. Servito caldo e condito con sale, pepe e limone, il polpo ha una consistenza tenera e un sapore di mare intenso, perfetto per uno spuntino leggero ma gustoso.

La Vucciria e Renato Guttuso

Il Mercato della Vucciria e il pittore Renato Guttuso sono indissolubilmente legati grazie a uno dei dipinti più celebri e iconici del Novecento italiano: “La Vucciria di Palermo”Vedi Immagine in Evidenza. Questo quadro non è solo una rappresentazione artistica, ma un vero e proprio omaggio alla vita e all’essenza del famoso mercato palermitano.

Nato a Bagheria, una cittadina vicino a Palermo, Guttuso ha sempre avuto un legame profondo con la sua terra, che ha rappresentato spesso nelle sue opere con toni vivaci e realistici. La “Vucciria di Palermo”, in particolare, ha sempre affascinato l’artista per il suo caos, i colori e l’umanità che vi si poteva respirare. 

“La Vucciria di Palermo” è un’opera imponente (300 x 300 cm) che colpisce immediatamente per la ricchezza dei dettagli e la vivacità dei colori. Ritrae una scena affollata e dinamica del mercato, con una varietà di bancarelle piene di prodotti tipici, carne, pesce, verdure, frutta e spezie, tutte disposte in modo disordinato ma incredibilmente affascinante.

Nel dipinto,sono rappresentate figure umane di tutte le età, da bambini a anziani, ognuna impegnata nelle attività quotidiane del mercato. Ci sono venditori che urlano per attirare l’attenzione dei clienti, persone che trattano sui prezzi, e acquirenti che osservano i prodotti. 

La Vucciria di Palermo fu dipinta nel 1974, durante un periodo in cui Guttuso viveva tra Roma e Milano, ma non aveva mai perso il legame con la sua Sicilia. Divenne subito un simbolo della città e un emblema dell’arte italiana contemporanea. 

Dove si trova la Vucciria e come raggiungerla dal centro di Palermo

Il Mercato della Vuccirìa si trova nel centro storico di Palermo, in zona Piazza Caracciolo, tra Via Roma e Corso Vittorio Emanuele, ma si estende anche nei vicoli circostanti. E’ facilmente raggiungibile da tutte le zone centrali della città, dalla Stazione ferroviaria e dal Porto. E’ un luogo che merita di essere esplorato a piedi per godere appieno della sua atmosfera unica e delle specialità culinarie locali.

Come raggiungere la Vucciria dalla Stazione Centrale di Palermo: 

  • A piedi. Uscendo dalla stazione, cammina lungo Via Roma per circa 1,2 km (15-20 minuti) fino a raggiungere Piazza San Domenico. Da lì, prosegui per pochi minuti verso Piazza Caracciolo, dove troverai la Vucciria.
  • Con i mezzi pubblici. Autobus in direzione Politeama, scendi alla fermata Roma.

Raggiungere la Vucciria dal Porto di Palermo

  • A piedi. Uscendo dal porto, prendi Via Emerico Amari e poi prosegui su Via Roma per circa 1,5 km (20 minuti)
  • Con i mezzi pubblici. Autobus dalla fermata Porto e scendi a Roma – Vucciria.

Come raggiungere la Vucciria dal Teatro Massimo (un punto di riferimento noto in centro)

  • A piedi. Cammina lungo Via Maqueda in direzione di Corso Vittorio Emanuele, poi svolta a destra su Via Roma. Dopo pochi minuti arriverai alla Vucciria (circa 10-15 minuti a piedi).

La Vucciria è aperta tutti i giorni, ma l’orario migliore per visitarla è la mattina presto, quando i banchi sono pieni di prodotti freschi e l’atmosfera è più autentica.

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