Un anno di viaggio sabbatico: cosa fare a Bologna in una settimana

La Grassa, la Rossa e la Dotta: sono questi i tre aggettivi che usano abitualmente per definire Bologna, in relazione alla sua ricca e gustosa cucina, al rosso delle mura e dei tetti della case di stampo medieovale e infine alla sua Università.
Bologna è il capoluogo dell’Emilia Romagna, ha origini etrusche e sorge tra la Pianura Padana e i primi rilievi dell’Appennino Tosco-Emiliano: ai visitatori appare sunbito come una città dall’atmosfera antica ma nello stesso tempo vivace, grazie alle migliaia di studenti che affollano le sue piazze e i suoi portci. Proprio questi ultimi rappresentano il fiore all’occhiello di questa bella città, dichiarati non a caso Patrimonio dell’UNESCO: basta 1 settiamna per scoprire tutte le bellezze della città, in un viaggio sensoriale che non può non passare anche per la cucina bolognese, che soddisfa davvero tutti i palati, anche quelli più esigenti.

Cosa vedere a Bologna in una settimana

Il cantautore Lucio Dalla la chiamava Piazza Grande e così molti bolognesi hanno soprannominato Piazza Maggiore, il cuore di Bologna dobve un tempo si svolgeva il mercato: il crescentone è quella bassa piattaforma che occupa la parte centrale della piazza, al centro della quale si erge la Fontana del Nettuno, opera relaizzata nel XVI secolo dal Giambologna. La leggenda narra che uno studente che giri intorno alla fontana per due volte in senso antiorario avrà fortuna agli esami, mentre colui che attraversi la piazza passando per il centro senza costeggiarla avrà difficiltà a laurearsi. Aneddoti a parte, in Piazza Maggiore si affacciano edifici storici come il Palazzo del Podestà, il cinquecentesco Palazzo Bianchi, la Biblioteca di Sala della Borsa dedicata ad Umberto Eco e ritrovo di moltissimi universitari e poi il Palazzo D’Accursio sede del comune. Questo edificio, affiancato dalla Torre dell’Orologio, presenta uno scalone progettato dal Bramante e sale affrescata, senza dimenticare la Madonna di Piazza con Bambino che spicca sulla facciata, opera di Nicoò dell’Arca.
A dominare Piazza Maggiore è poi la Basilica di San Petronio, una delle cinque chiese più grandi del mondo: la sua costruzione, inisziata nel 1390, ha portato alla demolizione di case, cheise e torri, mksoptrandosi oggi come un grande esempio di stile gotico. Oltrepassando la facciata in marmo, bella seppure inompleta, si può viaitare in particolare la Cappella Bologninio con affreschi che narrano al Storia dei Re Magi e il Giudizio Universale, con Maometto emsso nell’Inferno dove domina una colossale figura di Lucifero. Vagando per la Basilica si può ammiurare una meridiana sul pavimento marmoreo lunag 67 m., relaizzata per dimostrare che è la Terra a girare attorno al Sole. Prima di lasciare la Basilica di San Petronio non si può non salire sulla Terrazza Panoramica cìepr dodersi una magnifica vista sui tetti bolognesi.
Non lontano da Piazza Maggiore ecco che si incontra la Chiesa di S.Maria della Vita, costruitra nel XIII secolo dalla Confraternita dei Flagellati, i quali hanno relaizzato anche l’edificio che oggi ospita il Museo della Sanità, con tanto di materiali e strumenti saniutari. la chiesa barocca non è molto conosciuta ai turisti più frettolosi, ma in un un tour di Bologna in una settimana non si può non viistarek anche solo per ammirare il gruppo scultoreo del Compianto Cristo Morto, relaizzato nel ‘400 da Niccolò dell’Arca, con le staute che hanno un espresisone di dolore lacerante davvero impressionante.

Dalle torri bolognesi alla Chiesa di S.Maria dei Santi

In foto e cartoline, Bologna appare con le sue Torre degli Asinelli e Torre gRisenda: in passato, tra il XII e il XIII secolo, in città le famiglie nobiliari si sfidavano nel costruiore le più belle e alte torri, per dimostrare il loro valore e il loro prestigio. Avevano funzione militare e gentilizia, prorpio come la Torre degli Asinelli, la più alta d’Italia. Costruita nella prima metà dell’anno 1100, aveva un rocchetto che ospiatva le guarnigioni dei soldati: sotto i portici di questa stessa costruzione hanno sede oggi botteghe artigiane a sottolineare l’immagine antica e emdeiovale della torre. Dalla cima della Torre degli Asinelli, suiperando i 498 di un’irta scala a chiocciola, si pososno ammirare anche le Prelapi Venente e il mare, se la giornata è particolarmente limpida. La Torre Grisenda è più piccola e non è visitabile, anche alla luce della sua smepre più evidente e iconica pendenza.
Da qui, prendendo la Strada Maggiore, i viaggiatori possono raggiungere la Chiesa di S.Maria dei Santi, davanti al cui grande e lungo quadriportico non si può non restare affascinanti. L’edificio risale al 1343 e conserva all’interno oepre del Guercino, di Giovanni da Modena, di Guido Reni e di Cimabue, oltre a un coro di 50n elemeti che si rende protagonista di molti imeprdibili concerti, sicuramente una delle cose da fare a Bologna in una settimana. Coloro che decidono di viistare il capoluogo nel mese di dicembre, non può non recarsi presso questa chiesa e aggirarsi tra le casupole del mercatino natalizio che si svolge pèropio sotto il quadriportico.

Bologna tra chiese e portici

Tra i luoghi da vedere a Bologna in una settimana non può non esserci la basilica di Saanto Stefano, che è più che altro un complesso religioso formato da ben 7 chiese, affacciate sulla triangolare Piazza Santo stefano, ricca in ogni caso di locali frequenatti dai più giovani. Tutte le chiese presentano un uniforme stile romanico, nonostanet siano state relaizzate in periodo diverso e, seconod l’idea probabile del vescovo Petronio nel V secolo, dovevano rappresnetare una sorta di Gerusalemme con tutti i luoghi simbolo della Passione del Cristo.
C’è poi la Chiesa di San Domenico, affaincata da una trecentesca torre campanaria in stiel gotico. oltre a conservare le spoglie del santo di Guzman, l’edificio di culto conserva opere di grande valore artistico, come ad esmepio un coro ligneo ammirato anche dal re Carlo V e tre sculture relaizzate da Miuchelangelo, raffiguranti San Procolo, San Petronio e l’angelo con in mano un candelabro.
Passeggiare per Bologna significa camminare sotto i suoi splendidi portici, che si estendono per 40 km in tutta Bologna, permettendo di viverla in ogni stagione, sia col sole che con al pioggia. Sono stati dichiaratio Patrimonio dell’UNESCO e il più lungo è il portico di San Luca che, in 4 km, porta da Porta Saragozz anel centro di Bologna, alla Chiesa di San Luca in cima al Colle della Guardia. Questo portico presneta 666 arcate e ha la forma sinuosa di un serpente, schiacciato, nel simbolismo religioso, dal piede della Vergine rappresnetto dalla chiesa. Da quest’ultima, raggiungibile con uan salita che è una sorta di poercorso di espiazione dei peccati (rappresnetati dal portico di San Luca), parte ogni anno, nella settimana dell’Ascensione, una processione che arriva fino alal Cattedrale di San Pietro.

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